Il direttore dell' FBI vuole inserire una backdoor nelle app crittografiche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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13-03-2018

Articolo scritto da Manuel Tagliaferro

Il direttore dell' FBI, vorrebbe che le app crittografiche, venissero bandite totalmente, oppure, che venisse introdotto al loro interno, una backdoor, per prevenire possibili attacchi terroristici, cosi' come il governo Americano, e tutte le multinazionali, come Facebook o Microsoft, sarebbero ben felici, se tutto cio' si realizzasse.

Una backdoor, è una porta, che permette di aggirare il sistema, e quindi in questo caso, di poter leggere le conversazioni in maniera decriptata, funzione che ovviamente fa gola a moltissimi governi.

Allo stato attuale, una applicazione come Signal, è praticamente impossibile da intercettare, e questo ovviamente non piace ai governi e alle multinazionali, ed in ogni caso, non si capisce nemmeno per quale motivo si debba andare contro ad un diritto ormai sancito dalle varie costituzioni, per una finta protezione, che tanto in ogni caso, molto probabilmente, verrebe abusata.

Se fosse inserita una backdoor, nessuno garantisce che un governo non vada a leggere le conversazioni, sebbene tutto cio', come da prassi avviene in questi casi, viene sempre fatto passare, per un qualcosa relativo alal sicurezza.

Le app cifrate, sono nate con l' intento di proteggere un diritto fondamentale, che il diritto alla privacy ed alla riservatezza, sopratutto in un mondo in continua crescita ed evoluzione, e tale diritto, va difeso, non calpestato, in quanto costituzionalmente garantito.