La societa' israeliana Cellebrite, ovvero una societa' di intelligence, dichiara di aver violato il codice sorgente di Signal.

Cellebrite, famosa per il suo strumento Universal Forensic Extraction Device, che permette alle forze dell'ordine di sbloccare e accedere ai dati di un qualsiasi smartphone in loro possesso, dichiara sul suo blog che con il suo Physical Analyzer è riuscita ad avere accesso diretto ai dati dell'applicazione Signal.

Detta cosi', secondo la societa', sembra quindi che Signal non sia piu' terreno sicuro, ma occorre fare molta attenzione ad un particolare.

La societa', per effettuare tale test, ha avuto accesso fisico al dispositivo nel quale era presente l' app di Signal, e non ha effettuato quindi un test da remoto dell' app.

Questo passaggio, evidenzia che solo con relativo accesso fisico al dispositivo è stato possibile raggiungere l' obbiettivo, che pero' è opportuno ricordare, ha attualmente la mancanza di prove da parte della societa'.

Senza accesso fisico al dispositivo, e senza aver hackerato il dispositivo, è tecnicamente impossibile decriptare i messaggi scambiati attraverso l' app.